IL GAZZETTINO SOVRANO
Direttore: Chandra Kiran
il nuovo anno accademico
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Per il CSG - Commissariato Sovrano dI Gaia si apre un nuovo entusiasmante anno accademico, fatto di nuove iniziative e tante novità che potranno portare il Commissariato a fare un balzo in avanti.
Settembre si apre già caldo con il corso Deepening Speciale, un corso di autodeterminazione molto intenso, il quale differisce di molto dal Deepening 881882 in quanto, nello Special verranno aggiunte meditazioni e visualizzazioni interiori per cercare di far calare ancora più in profondità il partecipante e renderlo consapevole, attraverso un’esperienza viva a contatto con la propria anima, che è presente il seme della sovranità. Questo seme però prima di germogliare va curato giorno dopo giorno. Il corso deepening attraverso la propria struttura potrà aiutare di molto il partecipante a trovare il contatto con la propria anima e, in base alla propria preparazione e sentire interiore, potrà decidere in autonomia se dichiarare la propria sovranità.
Il mese di Ottobre invece sarà dedicato per chi avrà proclamato la propria autodeterminazione; infatti, verrà proposto un corso proprio per gli autodeterminati che desiderano incrementare la propria autodeterminazione: il Training Huamn Right Defender. Questo corso potrà farli diventare membri attivi del Commissariato, al servizio della Legge Naturale.
Entrambi i corsi però, non vanno presi alla leggera perché frequentarli significa essere responsabile delle proprie scelte in tutto e per tutto: dalla frequentazione del corso fino alla compilazione dei documenti (per quanto riguarda il corso Deepening), mentre per il corso Training progredire con una missione di difensore dei diritti umani.
di Chandra Kiran
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Ultime notizie
SULLA RICERCA DEI TIMBRI.
Una riflessione sul fatto di essere "riconosciuti" o meno, ma soprattutto per fare un po' di chiarezza su alcuni termini che vengono usati in autodeterminazione per errore, ...
LA PARATA DEI BURATTINI.
Un manipolo di persone che per entrare nel loro gruppo di elite chiedono cose ...
Notizie del Gazzettino Sovrano
Sulla ricerca dei timbri.
"Se cerchi un timbro per essere “riconosciuto” come sovrano, allora vuol dire che sei ancora schiavo della bieca burocrazia; e tu in prima battuta, non conosci ancora te stesso"
IL CONCORSO IN TRUFFA
Una riflessione sul fatto di essere "riconosciuti" o meno, ma soprattutto per fare un po' di chiarezza su alcuni termini che vengono usati in autodeterminazione per errore, senza comprendere cosa significhino davvero.
Il riconoscimento non arriva dall'esterno, ma da dentro te stesso; se ti riconosci come sovrano non hai bisogno di timbri o timbrini su un pezzo di carta per dimostrare che tu "sei vivo" e neanche per stare "tranquillo" ... se fai questo passaggio vuol dire che NON SEI ESISTENTE, in quanto chiedi di essere riconosciuto attraverso una burocrazia e chiedi il permesso di vivere; dunque quello che stai producendo è FALSO perché NON SEI VIVO, in quanto stai chiedendo il permesso.
Sai cosa significa il timbro che viene messo sul tuo documento quando vai a chiedere? Significa che sei complice, stai concorrendo in truffa, ma in più ... stai tu riconoscendo una burocrazia senza valore ed onore.
In più ... REGISTRAZIONE (TIMBRO DEL RE), ovvero con quel timbro avviene un vera e propria REGIS - TRAZIONE e SOTTOMISSIONE nei database e sei di nuovo da capo.
Perchè dovresti andare a chiedere ad un corrotto e colluso di essere "riconosciuto"? Vuol dire che sei corrotto e colluso pure tu, sei complice (concorso in truffa)
Dipende tutto da te: cosa percepisci di te stesso e quanto ti riconosci come sovrano e quanta sicurezza hai di te stesso.
L'insicurezza è il motore che fa girare questa burocrazia.
di Chandra Kiran
La parata dei burattini.
Che cos’è la società?
La società è una massa di persone che socializzano tra loro, parlano di argomenti sempre uguali ma soprattutto pensano alla stessa maniera; questa, è la società.
Un manipolo di persone che per entrare nel loro gruppo di elite chiedono cose che vanno al di fuori di qualsiasi comprensione, proprio come succede nelle confraternite universitarie: ti chiedono di fare una cosa impossibile per essere “accettato”. È proprio questa la parola chiave “accettazione”: oramai se non si fa come vuole la società, si è emarginati e etichettati come diversi perché si parla “una lingua diversa”, non inteso come lingua della nazione, ma proprio di termini, atteggiamenti, pensieri, azioni, che fanno dell’individuo un alieno in mezzo ad un branco di gente che la pensa allo stesso modo senza idee o ideali da raggiungere, se non quello di prendersela con chi la pensa totalmente differente da loro.
Questo insieme di persone fatte tutte uguali come se fossero usciti da una fabbrica, si mettono in riga per il padrone e iniziano a correre per lui, che intanto si arricchisce alle loro spalle; e se per caso si fermano per “tirare” un po’ il fiato, il padrone si alza baldanzoso dalla sua poltrona dorata e li massacra di cinghiate perché non stanno facendo il loro lavoro.
Ma allora mi chiedo “davvero il mio dovere è lavorare per gente che davvero mi sfrutta?” “davvero il mio dovere è pensare come gli altri?”
Se prendiamo in considerazione il pensiero, la società cerca di manipolare il più possibile per uniformare e conformare inculcando pensieri del bene comune, o collettivo, o amore universale, che però, all’atto pratico non ha nulla a che vedere con ciò che viene detto. Cerca di manipolare anche il comportamento verso le altre persone perché, (secondo loro) è giusto che si faccia così, perché questo pensiero è stato creato da qualcuno in alto che tira i “fili” dei burattini, i quali, accettano tutto senza pensare minimamente cosa possa produrre nella loro vita un atteggiamento del genere.
Questa società se non avviene un inversione di marcia, si spazzerà via da sola perché la malattia del conformismo, si è insinuata troppo nel tessuto sociale e sta logorando lentamente le persone trasformandole in automi.
di Chandra Kiran
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